Il Disturbo da Accumulo

accumulo compulsivo

L’accumulo compulsivo è un disturbo ancora poco studiato, tradizionalmente era associato al disturbo ossessivo-compulsivo nelle forme più gravi e al disturbo ossessivo compulsivo di personalità in quelle più leggere.
Nel DSM V viene riconosciuto come un disturbo distinto, caratterizzato dalla persistente difficoltà a separarsi dalle proprie cose, indipendentemente dal loro valore. Questa difficoltà è espressione di un intenso bisogno di conservarle e di un forte disagio all’idea di liberarsene. Si può accumulare qualsiasi genere di cose, frequente è l’accumulo di giornali, riviste, vecchi vestiti, borse, libri. E’ diverso dal normale comportamento di raccolta che è una ricerca organizzata, curata e  non produce confusione, angoscia, o compromissione, tipici invece del disturbo da accumulo.
Nell’accumulo compulsivo le cose conservate sono molte, creano disordine, si può arrivare a riempire molti spazi della casa, fino a renderli inservibili. Anche quando accumulano oggetti di valore queste persone li tengono in modo disorganizzato, mischiati con altri oggetti di poco o nessun valore.
Non si tratta di pigrizia, parsimonia o di ricordi affettivamente importanti, ma di un particolare legame con una grande quantità di cose, da cui chi soffre di accumulo compulsivo non può separarsi.
Molte persone che soffrono di questo disturbo manifestano anche la compulsione ad acquistare nuovi oggetti che non servono o per cui non c’è più posto, si crea così un circolo vizioso tra l’eccessivo acquisto e l’impossibilità a gettarli, venderli o regalarli.
I sintomi causano disagio clinicamente significativo, sono compromesse importanti aree di funzionamento, ad esempio il mantenimento di un ambiente sicuro e salutare, se gli spazi della casa sono occupati e non si possono più svolgere le normali attività quotidiane, o le relazioni sociali, se le condizioni dell’ambiente non sono adeguate questo può portare verso un isolamento progressivo.
Le persone con disturbo da accumulo di solito riferiscono motivazioni che indicano un attaccamento emotivo o che l’oggetto potrebbe tornare utile prima o poi. Ma un comportamento funzionale, come l’essere parsimonioso viene esteso ad una enorme quantità di oggetti e associato alla tendenza ad acquistare eccessivamente porta nel tempo a non riuscire più a gestire gli spazi in modo funzionale.
Caratteristiche spesso presenti nell’accumulo compulsivo sono indecisione, procrastinazione, difficoltà nella programmazione e nell’organizzazione di compiti per cui risulta difficile decidere quali oggetti tenere o buttare e come organizzarli. Se obbligati a buttare le loro cose provano forti livelli di disagio e sofferenza, i sintomi del disturbo restano invariati, ricominciano ad accumulare.
Raramente chi accumula riconosce il disturbo e chiede aiuto.

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