La resilienza è un concetto complesso ed è definita come la capacità di un esito favorevole dello sviluppo nonostante circostanze avverse e traumatiche.
Il termine è derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione.
Gli studi sulla resilienza mostrano che un numero significativo di individui ha la capacità di trasformare un evento critico e potenzialmente destabilizzante in un’opportunità di apprendimento e crescita.
Non è solo capacità di resistere, ma anche di ricostruire la propria dimensione, il proprio percorso di vita, trovando una nuova chiave di lettura di sé, degli altri e del mondo, scoprendo una nuova forza per superare le avversità.
La resilienza è il prodotto di un’interazione di fattori bio-psico-sociali:
- Tratti individuali: assertività e capacità di risolvere i problemi, senso di autoefficacia, autoconsapevolezza, prospettive positive e ottimismo, empatia, avere aspirazioni e finalità, senso del dovere, humor, equilibrio tra dipendenza-indipedenza.
- fattori relazionali: presenza all’interno e all’esterno della famiglia di relazioni con persone premurose e solidali, figure genitoriali adeguate capaci di rispondere ai bisogni della persona sia sul versante degli affetti che sul versante delle regole, altre figure di rifermento e modelli di ruolo positivi, relazioni significative, sostegno sociale percepito, gruppo dei pari.
- contesto sociale e culturale: opportunità di lavoro adeguate all’età, luoghi di ricreazione, sicurezza e giustizia sociale percepita, opportunità di educazione, informazione e apprendimento, avere scopi e partecipare a valori culturali di miglioramento personale, appartenenza a gruppi religiosi o di riflessione sulle questioni significative dell’esistenza .
Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà e a dare nuovo slancio alla propria esistenza. Sono tendenzialmente ottimiste, flessibili e creative.
Da un punto di vista psicologico avere resilienza significa modificare la prospettiva deterministica e lineare a favore di una più flessibile, che considera la possibilità di più percorsi evolutivi. Significa modificare la valutazione degli eventi traumatici che presentano, oltre agli ovvi aspetti negativi, anche un potenziale positivo in quanto è possibile trasformare l’esperienza in un’occasione di apprendimento e crescita.
Avere un alto livello di resilienza non significa non sperimentare le difficoltà o gli stress della vita, non significa essere invulnerabili e infallibili. E’ resiliente chi è disposto al cambiamento quando necessario, chi sente di avere gli strumenti per raggiungere le proprie finalità ma prevede anche di poter sbagliare, sapendo tollerare le frustrazioni, chi riesce a cambiare la prospettiva da cui osservare gli eventi difficili intravedendo dietro alle sofferenze l’opportunità di crescita e cambiamenti favorevoli.