Col termine “motivazione” si indicano tutti quei processi implicati nell’iniziare, perseguire, e mantenere qualunque attività fisica o psicologica.
Un comportamento di solito non dipende in modo diretto ed esclusivo da una sola spinta motivazionale; in genere, si tratta di una concatenazione di diverse motivazioni.
L’uomo non è un essere solo razionale, anzi, Freud mostra come gran parte della nostra attività mentale sia inconscia; non siamo consapevoli delle cause di molti dei nostri comportamenti e delle nostre scelte.Freud considera la personalità umana come un iceberg, di cui solo la parte superficiale è visibile. L’uomo è un essere in continua tensione verso il soddisfacimento dei propri impulsi; i meccanismi fisiologici di base, generano una tensione spiacevole e attivano una pulsione, con lo scopo di ridurre la tensione. Nella concezione freudiana il funzionamento della mente si basa sull’assunto che le nostre motivazioni ad agire rimangono quasi sempre nascoste nell’inconscio ad opera di una forza repressiva che le nasconde alla coscienza.
Non è semplice da accettare, ritenendoci esseri profondamente razionali, che spesso siamo all’oscuro dei veri motivi di tanti dei nostri comportamenti, eppure è proprio su questo che funziona ad esempio la pubblicità. Siamo guidati da motivazioni inconsce, sepolte nella psiche che, se venissero portate in superficie, potrebbero farci scoprire aspetti della personalità di cui non siamo consapevoli e che faticheremmo ad accettare, questo può provocare ansia. Il lavoro di psicoterapia opera su questo livello, portando a svelare meccanismi inconsci, allo scopo di rendere la persona più consapevole del suo funzionamento interno.
I contenuti inconsci sono pensieri, affetti e fantasie che non possono accedere alla consapevolezza in quanto incompatibili con altri contenuti ritenuti più accettabili. Si attivano nella nostra psiche delle forze che reprimono i contenuti non accettabili, e che non permettono il passaggio alla coscienza.
Il nostro comportamento è sempre motivato, anche quando appare strano e senza una ragione immediatamente individuabile; in queste circostanze alla base vi sono delle motivazioni inconsce. La motivazione è ciò che mette in moto il comportamento, una spinta di tensione interna che attiva e dirige il comportamento verso una meta precisa. La psicologia dinamica si occupa proprio delle forze psichiche alla base delle nostre azioni.
Il fatto di non conoscere il perché di un nostro comportamento ci induce a creare delle spiegazioni che fanno da facciata ai veri motivi, inconsci, che ci guidano; questo tipo di spiegazioni fanno parte del meccanismo della razionalizzazione.
Ad esempio una persona può essere spinta a correre eccessivamente in auto da bisogni dei quali non è consapevole; può essere il bisogno di sentirsi “in gamba” per compensare un senso di insicurezza interno, o per scaricare l’aggressività e il nervosismo, o anche per una spinta autolesionistica. Sono tutti bisogni difficilmente accettabili a livello cosciente; la persona che corre troppo in auto allora troverà delle spiegazioni di facciata, come che deve collaudare l’auto , nel nostro esempio. Queste spiegazioni servono a dare una ragione plausibile di un certo comportamento, la persona non si rende conto che servono solo da facciata, è convinta invece che siano le reali ragioni per cui fa una determinata azione.
Freud mostra quanto sia grande la parte inconscia della nostra psiche e quanto influenzi le nostre vite; porta numerosi esempi come i lapsus verbali, gli atti mancati, le dimenticanze di nomi e di propositi, e anche i sogni, tutti fenomeni dove l’inconscio emerge.
In “Psicopatologia della vita quotidiana” Freud spiega bene come avvengono questi meccanismi, fa l’esempio di un professore universitario che inizia il suo discorso “È per me una vera noia descrivere i meriti del mio stimato predecessore”, correggendosi immediatamente “naturalmente volevo dire che è una gioia“. Possiamo allora sospettare che, sotto sotto, senza esserne consapevole, il professore volesse in realtà esprimere la sua poca stima verso il collega, e lo fa inconsapevolmente, sbagliando parola. Sbagliando dice la verità, Freud afferma che l’inconscio non dice bugie.
Gli esseri umani compiono scelte ed agiscono continuamente, influenzati da fattori di cui non sono consapevoli. La parte inconscia della mente è sempre attiva e spesso più forte di quella conscia; l’inconscio influenza il modo cosciente di percepire, ricordare, scegliere ed agire.
A livello inconscio si muovono forze di cui non ci rendiamo conto ma che hanno un ruolo significativo nel determinare i nostri comportamenti.
Con “gran parte del nostro comportamento” intende non tutti, quindi ci sono anche motivi coscienti che ci spingono a fare una determinata scelta?giusto
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certamente sì, ci sono anche motivazioni coscienti
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