Pensieri Ossessivi

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I termini “ossessivo”, “ossessioni” e “ossessività” derivano da un verbo latino che significa “assediare”; infatti il funzionamento del paziente ossessivo è caratterizzato da pensieri o atti che “lo perseguitano”, come se fosse assediato interiormente. Nel disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) si verifica l’ intrusione nella coscienza di pensieri o rappresentazioni mentali (ossessioni) o di spinte impellenti all’azione (compulsioni) che si impongono e permangono nonostante gli sforzi del paziente a liberarsene.
Le ossessioni sono pensieri ricorrenti e persistenti o immagini che vengono vissuti come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati. L’individuo tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri o immagini, tenta di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (es. eseguendo una compulsione). Continua a leggere “Pensieri Ossessivi”

L’Organizzazione Borderline di Personalità

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Knight (1953) descrive nei casi al limite la predominanza dei processi primari su quelli secondari di pensiero come tratto psicodinamico fondamentale, sottolinea come questi pazienti nascondano, dietro un apparente funzionamento tipicamente nevrotico, una “regressione” e una severa debolezza dell’Io, posizionando la loro patologia al confine tra nevrosi e psicosi .
Kernberg (1975) parla di una organizzazione borderline di personalità riferendosi a una serie di patologie che hanno in comune alcuni specifici tratti psicopatologici. Il più basilare è la diffusione di identità, caratterizzata da difficoltà croniche a valutare in maniera integrata le proprie motivazioni, comportamenti e interazioni interpersonali, nonché le motivazioni e le caratteristiche degli altri. Questo è alla base di difficoltà interpersonali croniche, interazioni caotiche nei rapporti intimi, e del fallimento nell’instaurare rapporti empatici. Clinicamente la diffusione di identità fa riferimento ad una scarsa integrazione tra il Sé e gli oggetti significativi; si manifesta con esperienze soggettive di vuoto cronico, percezioni contraddittorie del Sé, comportamento oscillante che non può essere emotivamente integrato, una visione degli altri piatta, superficiale ed impoverita. Continua a leggere “L’Organizzazione Borderline di Personalità”

Attacchi di Panico

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Il disturbo da attacchi di panico è un disturbo caratterizzato da inaspettati e ricorrenti attacchi di panico, episodi acuti di ansia accompagnata da sintomi somatici e cognitivi.
I sintomi più comuni che coinvolgono il corpo, sono: rossore al viso; capogiri, sensazione di stordimento, debolezza con impressione di perdere i sensi; formicolii o intorpidimenti nelle aree delle mani, dei piedi e del viso; difficoltà respiratoria, nausea;  aumento della sudorazione oppure brividi; tachicardia o palpitazioni.
I sintomi cognitivi sono  paura di impazzire, di perdere il controllo, paura di morire. Generalmente  gli attacchi di panico raggiungono rapidamente l’apice e sono di breve durata (di solito 10 minuti o meno).
Si tratta per il paziente di un’esperienza molto intensa tale da ricordarsi poi con precisione, anche a distanza di molto tempo, l’occasione nella quale si è verificato il primo attacco di panico. Da lì in poi è probabile che si sviluppi il timore di poter avere un nuovo attacco; questo fenomeno viene definito ansia anticipatoria. Continua a leggere “Attacchi di Panico”

Il Disturbo da Accumulo

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L’accumulo compulsivo è un disturbo ancora poco studiato, tradizionalmente era associato al disturbo ossessivo-compulsivo nelle forme più gravi e al disturbo ossessivo compulsivo di personalità in quelle più leggere.
Nel DSM V viene riconosciuto come un disturbo distinto, caratterizzato dalla persistente difficoltà a separarsi dalle proprie cose, indipendentemente dal loro valore. Questa difficoltà è espressione di un intenso bisogno di conservarle e di un forte disagio all’idea di liberarsene. Si può accumulare qualsiasi genere di cose, frequente è l’accumulo di giornali, riviste, vecchi vestiti, borse, libri. Continua a leggere “Il Disturbo da Accumulo”

Elaborazione del Lutto

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Col termine lutto si intende l’insieme delle reazioni psicologiche e comportamentali che si sperimentano a causa della perdita di una persona significativa, ed è una delle esperienze più dolorose da affrontare nella vita. Oltre all’assenza fisica della persona scomparsa, va via una parte dell’immagine di sè in quella relazione; questa esperienza di rottura del senso di continuità del sè è molto destabilizzante per chi subisce la perdita. Il lutto è un percorso che può mettere seriamente alla prova chi lo sperimenta, il processo di elaborazione è fortemente soggettivo, e può durare per tempi molto variabili in base a fattori personali e situazionali.
Secondo il modello di Bowlby l’elaborazione del lutto si articola in quattro fasi che non sono nette, ma sfumate tra loro e nell’esperienza soggettiva si intrecciano e si sovrappongono in modi non lineari. Continua a leggere “Elaborazione del Lutto”

Borderline

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I tratti di personalità sono modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi. Questi tratti, solitamente flessibili e adattabili, nei disturbi di personalità sono caratterizzati da rigidità e difficoltà di adattamento a contesti diversi. Il termine borderline è stato usato con differenti significati negli anni, dall’indicare un’organizzazione di personalità al limite tra patologie più gravi e meno gravi, (Kernberg) oggi indica un disturbo di personalità (DSM-V). Continua a leggere “Borderline”

Tristezza o Depressione?

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Il termine depressione viene usato nel linguaggio comune con un significato generico ed estensivo per dire che ci si sente giù di corda, fiacchi e scoraggiati. Ma il termine indica uno stato di malinconia che è patologico: chi è occasionalmente di cattivo umore, passa un momento transitorio in cui sente di avere poche energie non è realmente depresso.

Bisogna fare attenzione a non confondere la depressione come condizione clinica con la tristezza normale o con la demoralizzazione. Tristezza e demoralizzazione sono il comune dolore che coglie l’essere umano quando un avvenimento avverso colpisce la sua esistenza precaria, o quando la discrepanza tra la vita com’è e come potrebbe essere diventata il centro della sua riflessione. Continua a leggere “Tristezza o Depressione?”

Narcisismo sano o Narcisismo patologico?

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Il narcisismo è un elemento determinante ed ineliminabile nello sviluppo della personalità, in quanto consente la formazione e il mantenimento di un’identità unica e inconfondibile.
La personalità narcisistica è abbastanza comune nella cultura occidentale: la nostra è la società dell’immagine e valori per eccellenza sono la bellezza, il successo, il denaro e il potere. E’ spesso problematico determinare quali tratti indichino un disturbo di personalità narcisistico e quali tratti siano dei semplici adattamenti culturali. Come possiamo distinguere un narcisismo sano da uno patologico?

La personalità narcisistica può essere considerata lungo un continuum dallo stile narcisistico a livello adattativo, fino al disturbo narcisistico di personalità a livello patologico.
I narcisisti appaiono vanitosi, presuntuosi e snob; sembrano sicuri di sé ed egocentrici, tendono a dominare le conversazioni, a cercare ammirazione ed ad agire in modo esibizionista. Inoltre possono essere arroganti, permalosi e ipersensibili alle critiche. Continua a leggere “Narcisismo sano o Narcisismo patologico?”

Il Perfezionista

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“Tendenza a chiedere a se stessi o agli altri delle prestazioni al massimo delle proprie o delle altrui disponibilità se non al di sopra delle rispettive capacità allo scopo di soddisfare delle aspirazioni che la psicoanalisi vede originate dalle ambizioni dei genitori (perfezionismo parentale) e poi introiettate dall’ideale dell’Io che si fa esigente nei confronti dell’Io, con la possibilità di generare una situazione conflittuale tra le mete prefissate e le possibilità a disposizione per attuarle.” (Dizionario di Psicologia, Umberto Galimberti)
Il perfezionismo è una spinta a dare il meglio di sé, in quantità adeguate aiuta a concentrarsi sugli obiettivi e a realizzarli con efficacia. La voglia di far bene ci spinge all’autorealizzazione. Continua a leggere “Il Perfezionista”

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

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La personalità ossessivo-compulsiva può essere collocata lungo un continuum in cui ad una estremità si parla di stile ossessivo-compulsivo, caratterizzato da tratti adattativi e funzionali, all’altra estremità invece, più vicina al versante patologico, si trova il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.

 

Nello stile ossessivo :

  • le persone vogliono completare bene compiti e progetti senza imperfezioni;
  • sono fieri di eseguire bene i lavori in tutti i dettagli;
  • tollerano la possibilità che le cose siano fatte in modi diversi;
  • sono dediti al lavoro e capaci di sforzi intensi;
  • valutano attentamente le alternative prima di prendere decisioni;
  • sono generalmente attenti, parsimoniosi e cauti, ma capaci di generosità;
  • sono un po’ riluttanti a gettare oggetti;

Continua a leggere “Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo”